Mostra Archeologica Permanente
Il Museo archeologico di Orentano documenta la storia della zona settentrionale del territorio comunale di Castelfranco di Sotto, sul versante delle Cerbaie rivolto verso l’antico lago di Bientina e la piana lucchese, mediante manufatti originali (strumenti in pietra, ceramiche, metalli, monete e oggetti in legno), ricostruzioni in plastico e pannelli didattici.
La sezione dedicata alla preistoria espone una selezione di strumenti in pietra scheggiata provenienti dagli accampamenti temporanei di gruppi di cacciatori e raccoglitori che frequentavano le alture delle Cerbaie tra il Paleolitico Inferiore e il Paleolitico Superiore. Di particolare interesse sono alcuni rari esempi di chopping tools e bifacciali.
I primi abitati stabili sono documentati per l’Età del Bronzo e si collocano di preferenza nella pianura, in prossimità dei corsi d’acqua dove potevano svolgere attività agricole e di allevamento. Proprio da uno di questi piccoli villaggi proviene la sepoltura di una donna adulta, databile al 1200 a.C.. Di notevole interesse per l’area è la capanna dell’Età del Bronzo recentemente scavata in località I Cavi che ha permesso la sua ricostruzione in scala.
Il periodo etrusco è illustrato dai numerosi reperti provenienti dall’abitato di Ponte Gini, scavato tra il 1983 e il 1986: monili in bronzo e pasta vitrea, monete e strumenti d’uso, anfore vinarie e vasellame fine da mensa insieme a esempi di tombe a incinerazione con cippi a clava e corredi.
Di particolare interesse per la rarità del ritrovamento sono i resti del ponte romano in legno scoperti nella piana di Orentano nel 1989 e qui illustrati da una ricostruzione in plastico. Da questo scavo provengono ceramiche, monili, armi, utensili di ferro, rari attrezzi agricoli e da carpenteria (di cui alcuni conservano ancora le impugnature in legno), monete e parti metalliche di veicoli e di bardature equestri. Di particolare interesse è l’ampia varietà di pesi da rete in piombo che documentano l’antichissima attività di pesca.
Un ulteriore elemento archeologico di notevole rarità, almeno alle nostre latitudini, è poi la canoa monossile in quercia d’età medievale che documenta le tecniche di navigazione di antichissima origine delle acque dell’antico lago di Bientina.
Il percorso museale si conclude con l’esposizione di un piccolo gruzzolo di monete lucchesi e pisane del XIII secolo, rinvenute in prossimità di uno scalo fluviale alle pendici dell’altura del castello di Orentano.
Il museo svolge continuativamente attività didattica rivolta alle scuole del territorio e anche di divulgazione per adulti con incontri, conferenze e mostre.
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